L’Artista

Bluer significa
“Blue maker”

OSSIA IL FACITORE DEL BLU, UN NOME CHE NASCE DA UNA MIA VOCAZIONE E DALL’INNATA E ISTINTIVA PASSIONE PER IL COLORE BLU IN TUTTE LE SUE SFUMATURE.

IL BLU

Il blu non è solo bellezza, ma ancor di più è il colore della nostra esperienza di “infinito”, come quello del cielo che si fonde con l’orizzonte del mare o il blu delle nostre profondità più misteriose e intime, il blu della nostra “anima”.
Il blu è un concetto inesauribile, che non ha limiti, che ci rasserena e ci cattura in sé allo stesso tempo, ma non è mai afferrabile in modo definitivo.

LA LUCE

Intesa come forza che trasmette energia vitale e calore, come luce fisica che rende possibile la visione, ma anche luce “spirituale”, fonte della vita e del bene, dal potere dis-velatore che, irradiandosi tra noi, manifesta la grandezza e la complessità del creato. La luce nelle sue diverse accezioni può essere anche interiore, come quella che ci svela i nostri misteri e quelli delle altre creature.

IMMAGINI DELL’IN-VISIBILE

Nella mia concezione, l’arte assume il ruolo di portare alla luce visioni che non sono evidenti cercando, attraverso il sogno, di creare immagini nuove per rappresentare l’in-visibile, ossia quello che non è evidente ai nostri occhi, ciò che giace nei misteri del creato. Perché l’arte, prima di essere bellezza, armonia o emozione è forma di conoscenza del sé e del creato, un’esperienza che dà senso alla nostra stessa esistenza.

RICERCA

La ricerca è l’aspetto più importante dell’attività artistica: una ricerca che parte dall’interiorità, dal sogno e dall’estasi, capace di regalare nuove “visioni del non evidente”, come fossero squarci che vanno oltre l’abitudine del consueto e dell’ordinario.

GIOIA

Nella consapevolezza che la vita non è solo gioia e piacere ma è costituita anche dai suoi lati oscuri e dalle difficoltà, ho deciso di scegliere in maniera volontaria di trasporre nelle mie visioni e opere quelle sensazioni di estasi che definisco “arte della gioia”.

PAROLA ALLA CRITICA
  • Paolo Rizzi
    “Le opere di Bluer sono frutti dell’Estasi.”
    Paolo Rizzi
  • Giorgio Segato
    “Bluer ha inventato una sua cifra, un suo codice di efficacissima traduzione visiva.”
    Giorgio Segato
  • Cesare Biasini Selvaggi
    “Quello che vediamo ora con i nostri sensi è un segnale dell’invisibile.”
    Cesare Biasini Selvaggi
  • Umberto Curi
    “…il tentativo di catturare la luce.... Questo sforzo è chiaramente individuabile sia nella scelta del materiale…sia nelle forme ad esso conferito.”
    Umberto Curi
  • Enzo Santese
    “Bluer potrebbe essere un acronimo generato dalle coordinate essenziali della sua poetica: Bellezza – Luce – Universo – Entropia – Riflessione.”
    Enzo Santese
  • Luca Nannipieri
    “Guardando alcune sue opere, il blu è colore del mare, del cielo, degli abissi, ma mare, cielo, abissi non sono mai in Bluer orizzonti fisici: è come se ci dicesse "andate oltre, andate oltre, non vi fermate al puro apparire del mondo", gli spazi aurorali non sono quelli che vedono le pupille, sono quelli che percepisce la nostra anima quando si dispone all'ascolto dell'indefinito. L'oro è regalità, ma nella sua opera non è solo colore aurifero, metallico, ma scaturigine, riflesso dell'assoluto intangibile. ”
    Luca Nannipieri