Bluer significa
“Blue maker”
OSSIA IL FACITORE DEL BLU, UN NOME CHE NASCE DA UNA MIA VOCAZIONE E DALL’INNATA E ISTINTIVA PASSIONE PER IL COLORE BLU IN TUTTE LE SUE SFUMATURE.
IL BLU
Il blu non è solo bellezza, ma ancor di più è il colore della nostra esperienza di “infinito”, come quello del cielo che si fonde con l’orizzonte del mare o il blu delle nostre profondità più misteriose e intime, il blu della nostra “anima”.
Il blu è un concetto inesauribile, che non ha limiti, che ci rasserena e ci cattura in sé allo stesso tempo, ma non è mai afferrabile in modo definitivo.
LA LUCE
Intesa come forza che trasmette energia vitale e calore, come luce fisica che rende possibile la visione, ma anche luce “spirituale”, fonte della vita e del bene, dal potere dis-velatore che, irradiandosi tra noi, manifesta la grandezza e la complessità del creato. La luce nelle sue diverse accezioni può essere anche interiore, come quella che ci svela i nostri misteri e quelli delle altre creature.
IMMAGINI DELL’IN-VISIBILE
Nella mia concezione, l’arte assume il ruolo di portare alla luce visioni che non sono evidenti cercando, attraverso il sogno, di creare immagini nuove per rappresentare l’in-visibile, ossia quello che non è evidente ai nostri occhi, ciò che giace nei misteri del creato. Perché l’arte, prima di essere bellezza, armonia o emozione è forma di conoscenza del sé e del creato, un’esperienza che dà senso alla nostra stessa esistenza.
RICERCA
La ricerca è l’aspetto più importante dell’attività artistica: una ricerca che parte dall’interiorità, dal sogno e dall’estasi, capace di regalare nuove “visioni del non evidente”, come fossero squarci che vanno oltre l’abitudine del consueto e dell’ordinario.
GIOIA
Nella consapevolezza che la vita non è solo gioia e piacere ma è costituita anche dai suoi lati oscuri e dalle difficoltà, ho deciso di scegliere in maniera volontaria di trasporre nelle mie visioni e opere quelle sensazioni di estasi che definisco “arte della gioia”.